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L’associazione AUCS individua un settore/prodotto trascurato: il filmato audiovisivo didattico. Coinvolge una serie di attori per approfondire il problema e trovare soluzioni: nasce un progetto, questo progetto. Si fondono nello studio aspetti culturali e tecnologici: cos’è l’audiovisivo didattico, come si produce (tecniche e strumenti), come si documenta, come si diffonde, come si fruisce. Come si produce: si individua, da una parte, una metodologia, un contesto, diversi obiettivi, ecc.; dall’altra si mettono in pratica formando subito operatori video, scegliendo studenti, cosicché metodo ed ambiente si fondono anch’essi. Gli strumenti: una curiosità tecnico-scientifica, proiettata nel tempo (ieri, oggi, domani) e un tentativo museale. Come si documenta: tecnica, classificazione, catalogazione e strumenti (tradizionali e informatici) vengono indagati. Analisi e ricerca raccolgono i player del settore più ampio, quello cine-televisivo. Viene coinvolto il leader di mercato: Regesta, con tecnologie consolidate nell’archivistica cinetelevisiva. Si studia il DB, non convenzionale (cioè non relazionale) ma XML, in linea con l’open data (e anche con l’Open Source degli strumenti informatici: piattaforma xDams). Si valuta l’ampiezza delle informazioni già previste nella catalogazione completa di prodotti audiovisivi standard, generali e tradizionalin(oltre 200). Si ritiene che nel caso specifico trattato ne basterebbero una quarantina, ma perché limitarsi? In ogni fase di catalogazione (che per definizione non sarà mai l’unica e indiscutibile) sarà adottato un livello di dettaglio e completezza che potrà crescere nel tempo. Anche qui, tecnica, documento e didattica si confrontano e poi si fondono. La strategia comunicativa , up to date, e la raccolta documentaria, portano al WEB: precisamente a questo portale ove si può consultare la documentazione, della ricerca e del progetto, inserire, catalogando nuovi prodotti audiovisivi didattici, ricercare e fruire quelli già presenti.